Il francese ai tempi del coronavirus. Risposta al CS della Sovritendenza agli Studi

Data pubblicazione: Mar 16, 2020 11:52:38 AM

La FLC-VDA scopre, oggi, con rammarico e con notevole disappunto, che, nel comunicato stampa della Sovrintendenza agli Studi, dopo l’elencazione dei risultati del monitoraggio sulle attività DAD per far fronte alla chiusura delle scuole, ci si preoccupi di sottolineare la possibilità di accedere, sul sito Webécole, a risorse “per l’insegnamento del e in francese” per sostenere docenti, genitori e alunni per effettuare attività in lingua.

Inoltre, si legge, sempre nel comunicato, che da lunedì 16 marzo sarà disponibile un link per la simulazione on line delle prove linguistiche regionali di francese per le classi terze del primo ciclo e seconde del secondo ciclo.

Differenza di vedute sulle priorità della scuola in questo momento

Ora, ci si chiede se chi ha voluto sottolineare questa possibilità sul sito della scuola valdostana si sia reso conto del disagio che insegnanti, genitori e alunni devono affrontare e che la preoccupazione che gli studenti possano perdere la competenza in questa lingua è l’ultimo dei pensieri.

In questo momento la priorità è di mantenere un minimo di continuità didattica e soprattutto di relazioni sociali, in particolare con i bambini della scuola dell’infanzia e primaria e, tra mille difficoltà, gli insegnanti stanno dimostrando, come si evince anche dal monitoraggio citato nel comunicato, di riuscire ad affrontare egregiamente questa situazione di emergenza.

Una scelta ideologica.

Ci si chiede perché questa sottolineatura non sia stata fatta per la lingua inglese o per la matematica o le scienze. Si legge su webécole che queste risorse servono per mantenere negli studenti il livello acquisito: ma perché? Questo non vale anche per le altre discipline e lingue, soprattutto per i bambini della primaria? Perché un supporto solo in francese?

Non si discute sicuramente sulla possibilità offerta, che, però, dovrebbe essere bilanciata con altre offerte formative, si discute sulla sottolineatura puramente ideologica di un’assessora che ha dimostrato superficialità nell’affrontare l’emergenza e che continua a non comprendere evidentemente la situazione di disagio che devono affrontare le famiglie, gli insegnanti e gli insegnanti con figli piccoli da seguire insieme ai loro alunni.

Ci lascia, inoltre, perplessi che, tra tutti i problemi da affrontare, l’assessora sia preoccupata delle prove regionali di francese, quando, invece, sarebbe, forse, più opportuno pensare che, per quest’anno scolastico, si possa anche soprassedere, come si sta pensando di fare per le prove INVALSI per il quinto anno della secondaria di secondo grado.

Informare su tutte le possibilità offerta da webécole e non solo per la lingua francese.

Ripetiamo che è lodevole lo sforzo della Sovrintendenza agli Studi di supportare docenti e famiglie con proposte di attività didattiche, ma queste non si dovrebbero limitare al francese e, se vi sono risorse di altre discipline (come ci sono sempre state), bisognerebbe dare evidenza anche a quelle.

Aggiungiamo che questo va ulteriormente a generare quell’ampliamento della forbice tra le famiglie con competenze culturali e quelle che ne sono carenti o che non sono in grado di affiancare i figli nell’apprendimento di una lingua straniera, quale, di fatto (anche se non per Statuto), il francese è per la maggior parte degli studenti valdostani e le loro famiglie.

Una possibilità, ma non un obbligo per i docenti.

Inoltre, auspichiamo che tali risorse e, soprattutto, le esercitazioni delle prove standardizzate non si trasformino in un obbligo di utilizzo per gli insegnanti di francese delle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione, ricordando all’assessora di non ripetere fughe in avanti rischiando di ledere il diritto costituzionale alla libertà di insegnamento.

Lasciate lavorare gli insegnanti.

Si chiede, in questo momento, a certa politica già in campagna elettorale, di non appesantire ulteriormente un lavoro che gli insegnanti insieme ai loro Dirigenti hanno dimostrato di sapere affrontare anche senza guida “dall’alto”, di seguire, invece, gli sviluppi sull’intero territorio nazionale e garantire, come è stato fatto finora, un appropriato supporto informatico.

Aosta, 14 marzo 2020 La Segreteria FLC CGIL Valle d’Aosta