COMUNICATO STAMPA – FLC CGIL VALLE D’AOSTA
Con una nota inviata alle scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim), interviene nuovamente a dettare indicazioni sulle modalità di svolgimento di manifestazioni ed eventi pubblici all’interno delle istituzioni scolastiche.
Ancora una volta il Governo Meloni sceglie la strada di una grave ingerenza nell’autonomia delle istituzioni scolastiche, mascherando sotto il richiamo ai valori dell’educazione civica – Costituzione, dialogo, rispetto reciproco e pensiero critico – un tentativo evidente di controllo politico sulle attività didattiche e culturali delle scuole.
La nota ministeriale fornisce indicazioni sull’organizzazione di eventi riguardanti tematiche di rilevanza politica e sociale, richiamando il principio del pluralismo e della libertà di opinione e suggerendo la presenza di “ospiti ed esperti di specifica competenza e autorevolezza”. Indicazioni del tutto superflue e inaccettabili, poiché le scuole operano già, per mandato costituzionale, nel pieno rispetto del pluralismo culturale e della libertà di insegnamento.
La FLC CGIL VALLE D’AOSTA ritiene che questa presa di posizione vada letta anche alla luce di quanto accaduto recentemente in Toscana, dove il webinar organizzato con la presenza di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, è stato oggetto di pressioni e polemiche politiche che ne hanno messo in discussione la legittimità all’interno di un contesto scolastico. Un episodio grave, che segnala un clima sempre più preoccupante di censura preventiva e delegittimazione del confronto culturale e civile.
Ci chiediamo a quali tematiche il Ministero faccia riferimento quando richiama il rispetto della libertà di opinione: si vuole forse mettere in discussione la possibilità per la scuola pubblica di affrontare temi storici, sociali e civili fondanti della nostra democrazia, come l’antifascismo, i diritti umani e i valori della Costituzione repubblicana?
Le scuole non hanno bisogno di direttive calate dall’alto né di controlli ideologici, ma di risorse, fiducia e rispetto. Il Ministero farebbe invece bene a richiamare quanto stabilito dall’art. 1 del DPR 275/1999, che riconosce l’autonomia delle istituzioni scolastiche come garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale.
La FLC CGIL Valle d’Aosta respinge con forza ogni tentativo di limitazione dell’autonomia scolastica e ribadisce che la scuola pubblica non può essere piegata a logiche di controllo politico.
Difendere la libertà della scuola significa difendere la democrazia.