Solidarietà al liceo scientifico Edouard Bérard: la scuola deve essere una priorità

Data pubblicazione: Jul 02, 2020 7:7:7 PM

La FLC CGIL, prendendo atto del comunicato inviato dal Consiglio d’Istituto del Liceo Scientifico Edouard Bérard, esprime piena solidarietà alla sua Dirigente scolastica e a tutta la comunità scolastica coinvolta.

Condividiamo la preoccupazione per l’avvio del prossimo anno scolastico, senza una sede idonea allo svolgersi delle attività didattiche a causa di una situazione dell’edilizia scolastica mai affrontata seriamente e che colpisce non solo il liceo scientifico Bérard ma anche, praticamente, quasi tutte le scuole secondarie di secondo grado della città di Aosta.

In più occasioni il nostro sindacato ha sottolineato come il tema dell’edilizia scolastica dovesse essere affrontato in modo più serio, pertanto riteniamo inqualificabile il comportamento di questa Amministrazione che, a oggi, non sia riuscita a concludere nessun intervento in tal senso e che l’unica soluzione partorita sia stata l’installazione di container allo stadio e di destinare la sede storica del Regina Maria Adelaide a set televisivo.

Siamo purtroppo consci che dietro questi gravi ritardi vi siano interessi politici ed economici che nulla dovrebbero avere a che fare con il diritto costituzionale di fruire di un’istruzione che garantisca la piena formazione delle giovani generazioni. Ancora una volta la miopia politica colpisce l’istituzione base della società che, a quanto pare, per il potere politico è un accessorio non indispensabile quanto invece lo possano essere il Casino de la Vallée e l’Hotel Billia per i quali i soldi sono stati stanziati subito e gli interventi sono stati tempestivi.

Ma la scuola non è un bacino di voti garantito, la scuola manifesta ancora voci contro e insegna ad essere cittadini attivi e critici e certo potere politico non accetta questo aspetto quindi va bene penalizzarla.

Ma noi speriamo che in Consiglio regionale ci siano ancora posizioni che si possano opporre a questa discesa nell’abisso nella politica valdostana, pertanto sollecitiamo tale organo a inserire nella manovra in discussione risorse economiche (almeno il triplo di quelle previste nel testo originale) tali da risolvere, almeno in parte, la crisi della scuola valdostana.

È necessario investire nell’edilizia scolastica, potenziare, realmente, l’organico di fatto per evitare, a settembre, classi pollaio da 28 alunni, anche in presenza di alunni disabili gravi (la legge prevede che in presenza di alunni con disabilità, le classi siano costituite, di norma, con non più di 20 alunni), evitare il ritorno alla DAD e infine evitare che i bambini fruiscano di un tempo scuola ridotto perché nelle scuole dell’infanzia e primaria salteranno le compresenze e salterà la didattica per piccoli gruppi con ricadute inevitabili sulle famiglie.

Se non si interverrà in questo senso, vi saranno conseguenze sociali solo ipotizzabili sul lungo periodo sia sulla formazione degli studenti sia sull’aspetto socio-psicologico.

Serve a poco avere autonomia amministrativa se poi non si ha la capacità politica e amministrativa di gestirla. L’Autonomia, così come l’avevano concepita gli Chabod e Chanoux, significava l’amministrazione di un territorio piccolo in maniera più efficiente e più attenta alla sua comunità rispetto a un potere centralizzato, ebbene, quei padri dell’autonomia si rivolterebbero nella tomba a vedere che il potere regionale è persino meno efficiente di quello statale perché autonomia non significa solo esercitare il diritto al bilinguismo!

La Segreteria FLC-CGIL Valle d’Aosta